Ritorno a Marmomac...
Accettando l’invito di Verona Stone District, siamo tornati con entusiasmo ad esporre a Marmomac dopo diversi anni di assenza, fin da quando questa manifestazione si chiamava ancora “Fiera del Marmo” e rappresentava l’orgoglio dei marmisti della Valpolicella.
Siamo tornati con lo stesso spirito di allora: valorizzare il lavoro legato al mondo della pietra nella nostra zona, polo mondiale di assoluta eccellenza.
Questa occasione non è stata solamente una rappresentazione di eccellenze, ma anche un reincontrarsi tra vecchi e nuovi imprenditori, tra vecchi e nuovi appassionati del mondo del marmo.
Tanti materiali in una sola location: marmo, granito, fredda pietra, che grazie alle sapienti mani di persone esperte diventano meraviglia ai nostri occhi (opere, statue e creazioni di ogni genere e colore).
La capacità e la fantasia dell’uomo, in grado di modellare questi materiali, stupiscono sempre.
I blocchi nei piazzali sono senza forma, grigi, neutri, statici… attendono solamente di essere presi e lavorati da mani esperte che aprendoli, tagliandoli, modellandoli, riescono a mostrare al mondo la loro bellezza, i loro colori, la trama dei loro disegni interni sempre uguali e sempre diversi.
Osservare una lastra di qualsiasi materiale vuol dire anche leggerne la storia, una parte della vita del nostro pianeta.
Alcuni materiali sembrano fondi marini, altri letti di maestosi fiumi, alcuni sono bianchi come neve, altri neri come la pece, e presentano all’interno esplosioni di altre forme e colori.
La natura ci offre da sempre meravigliosi spettacoli: noi marmisti li andiamo a cercare nell’anima delle montagne per poi trasformarli e dargli nuova vita, grazie ad un lavoro ed una sapienza antica, che caratterizza la nostra zona non da anni, ma addirittura da millenni.
Il nostro invito al Prof. Bernardo Cesare a Verona Stone District
La bellezza e la composizione dei materiali delle nostre zone è ciò che abbiamo voluto trasmettere attraverso l’intervento organizzato in questo ambito.
Noi marmisti siamo sicuri che lavorando la pietra da millenni, questa non abbia più segreti per noi.
L’intervento del Professor Bernardo Cesare del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova ci ha, invece, illustrato quanto ancora ci sia da cogliere nelle lastre di marmo e granito.
E’ stato, infatti, capace e ben felice di mostrarci quanto l’interno delle rocce possa continuare a stupire.
Da ciò la decisione di intitolare l’intervento del Professore al Verona Stone District: “Inside Stones, la pietra naturale da un’altra prospettiva”, che ci ha mostrato a video le sezioni sottili di alcuni materiali presenti nel nostro catalogo.
Tra le diverse attività di cui si occupa e in cui si è specializzato il Prof. Cesare vi è, infatti, quella di fotografare le rocce osservandole attraverso un microscopio a luce polarizzata, che ne “accende” i colori, dopo averle ridotte in sezioni sottili di 3 micron (pari ad un terzo di millimetro).
L’effetto è quasi straniante, ma bellissimo, tanto che spesso l’aspetto estetico e lo stupore prevalgono sull’aspetto strettamente scientifico.
Ed è così che, dopo l’introduzione del nostro Sig. Claudio Rossi, il professor Cesare ha inanellato una serie di immagini coloratissime di materiali, tra i più vari, quali il Nero Zimbawe, il Bianco Antico, il Coffee Brown, il Kashmire White, il Labrador Blue Pearl, la Pierre Bleu, il Silver Wave, il Titanium e tanti altri, in un tripudio di colori.
Si è poi soffermato su due materiali alquanto scenografici per composizione, presenti nel nostro magazzino: il Vitoria Regia, formatosi sui fondi marini degli antichi mari in seguito all’attività vulcanica sottomarina che creava cumuli dei cosiddetti “pillow lava” (bolle di lava che si solidificano a forma di cuscini), e il Matrix, un vero “laboratorio” naturale con grandi cristalli di cordierite.
La presentazione ufficiale del Donatello e della Diorite Green.
Ultimo, ma non ultimo per importanza, il focus su due graniti presenti nel nostro Stand a Marmomac 2021 e ampiamente disponibili nei nostri magazzini: il Donatello e la Diorite Green.
Il Donatello è una dolomia dal fondo nuvolato in varie tonalità che vanno dal grigio fumo di Londra fino al grigio perla. La sua texture è caratterizzata da una puntinatura chiara, che può diventare a tratti più evidente con noduli quarziferi di qualche centimetro.
L’effetto finale che ne deriva è di estrema eleganza.
La lavorazione che riesce ad esaltare al meglio le sue caratteristiche è la satinatura. Mentre la lucidatura dà risultati eccellenti da un punto di vista estetico.
Va tenuto presente che il Donatello, nel caso della lucidatura, si comporta da marmo e quindi è poco resistente all’attacco delle sostanze acide che possono deturpare le superfici lucide.
La Diorite Green è un materiale di provenienza iraniana di varie tonalità di verde scuro. La presenza di granati le conferisce sul fondo verde una puntinatura fra il rosso e il marron che le ha valso anche il nome di Verde Melograno.
Si tratta di un materiale duro che per caratteristiche tecniche ed estetiche sopporta molto bene i maltrattamenti di un uso prolungato.
Anche per questo materiale le due lavorazioni più richieste sono la satinatura e la lucidatura.
Donatello e Diorite Green sono materiali di una certa durezza e quindi adatti a tutti gli usi che la fantasia suggerisce.
In conclusione: l’importanza di figure quali geologi e marmisti…
Al termine di questo interessante intervento, due sono gli aspetti da tenere conto per il futuro.
Il primo, sul quale il Professor Cesare si è soffermato, è l’importanza della figura del Geologo. In un paese come l’Italia che presenta molte fragilità da un punto di vista geologico, la figura del geologo non deve essere sottovaluta.
Il secondo, ribadito dal nostro sig. Claudio, è l’orgoglio della continuità del lavoro della pietra nelle nostre zone, dall’antica tradizione dei costruttori dell’Arena di Verona e delle grandi Cattedrali medioevali fino all’innovazione più spinta dei macchinari di ultima generazione.
Citando “Good morning Babilonia” dei fratelli Taviani:
“Noi siamo i figli dei figli dei figli di Michelangelo e Leonardo …”