Astronauta? Matita? Ma di cosa stiamo parlando? Forse vogliamo portarvi alla scoperta di futuri possibili, vicini, ma che chiedono un po’ di intraprendenza per essere scoperti…
Ma torniamo alla nostra matita… chi di voi se la ricorda? È un’icona nata negli anni 50, la matita bicolore rossa e blu, è un oggetto che ha fatto storia ed in particolare ha fatto la storia della nostra azienda! Per ora di questa matita ci piace sottolineare l’animo indiscutibilmente POP! Per il resto non siate troppo curiosi, ne parliamo (parleremo) tra qualche giorno!
Torniamo al nostro POP, o meglio alla POP ART! La Pop Art è quella forma d’arte fiorita negli anni ‘50 e che ha portato un’esplosione di vitalità e colore, immagini di personaggi famosi e fumetti, trasformando oggetti della grande produzione industriale in forme d’arte oggi diventate culto: un barattolo di zuppa Campbell, una bocca che fa le linguacce e addirittura… una matita bicolore!
La nostra matita POP rappresenta quello che è il tema del nostro Fuori Salone Marmomac 2018, che quest’anno è caratterizzato da uno spiccato richiamo alla pop art ma con in più la voglia e la speranza di andare oltre, di avere la capacità di trasformare sogni e intuizioni in qualcosa di concreto.
Per questo abbiamo commissionato all’amico e apprezzato artista e performer Serafino Rudari il compito di rappresentare lo spirito più innovatore di Marmi Rossi, la parte di noi che ci ha portato a metterci costantemente in discussione ed innovarci continuamente.
Lo scrittore Jules Verne scrisse tra gli altri capolavori anche “Dalla Terra alla Luna”, dove, per parlare di futuri possibili, descriveva scenari tratti dalla realtà, in un periodo in cui il progresso scientifico e le continue scoperte stavano schiudendo all’umanità orizzonti fino a quel momento impensabili.
Mentre seguivamo il lavoro dell’opera di Serafino leggevamo proprio questo spirito, che lo ha condotto a rappresentare la nostra azienda in questa fine 2018 come un insieme di immagini evocative ma perfettamente rappresentative del nostro modo di vedere e vivere l’azienda.
È certamente un quadro che si presta a vari livelli di lettura fra realtà e fantascienza, fra concreto e astratto, fra volontà e desiderio. Sogno, intuizione, coraggio e concretezza, elementi che nell’opera emergono e vanno di pari passo, riescono a convivere in armonia e in continuo confronto.
La scena che si presenta allo spettatore vede in primo piano un astronauta che pianta la bandiera (ovviamente firmata Marmi Rossi!) su un suolo quasi lunare, una superficie non nota, una novità, un senso di avventuroso ma allo stesso tempo anche molto concreto. Sullo sfondo campeggia la sagoma imponente e colorata dei nuovi uffici, trasformati in un’esplosione di colori tipicamente e innegabilmente POP! Un’astronave, in primo piano nella parte sinistra del quadro, a rappresentare la voglia di esplorare spazi sconosciuti, nuovi mondi o, meglio, nuovi modi di vivere il mondo… della pietra!
Un aereo che sorvola la scena ci ricorda il credo che da anni ci contraddistingue e che giorno per giorno guida i nostri rapporti: “just another world!”, perché crediamo che il mondo della pietra non sia fatto solo di blocchi e lastre (da lavorare comunque con tecnologie sempre più avanzate) ma nel nostro mondo, nel mondo Marmi Rossi, abbiamo deciso di vivere prima di tutto di rapporti umani, unica strada da seguire per costruire un grande futuro!
Nell’idea di Serafino “l’astronauta è un esploratore, in costante analisi di una visione ancora sconosciuta. Colui che va oltre la realtà verso una proiezione futura, proteso in un viaggio indefinito alla ricerca della “materializzazione” delle proprie percezioni.”
Ebbene, l’astronauta del quadro (con tratti vagamente somiglianti al nostro Giovanni) ha distillato idee e sogni proiettandosi verso un futuro che si preannuncia ricco di soddisfazioni e di scoperte per chi, come lui, come noi, avrà la capacità di “vedere oltre” ed avrà il coraggio di mettersi in gioco per innovarsi continuamente.
Lo stesso terreno lunare ben rappresenta l’idea pazza, visionaria e ardita dello sbarco sulla luna (di cui il prossimo anno ricorrerà il 50° anniversario): grazie alla scienza, alla determinazione e al coraggio di pochi uomini, è un sogno diventato realtà, che ha aperto nuove vie all’esplorazione e nuove speranze per tutta l’Umanità.
L’opera vede la luce in un anno particolare che ci rimanda al ricordo di papà Maurizio, il primo astronauta della Marmi Rossi, nonché suo ideatore e fondatore: proprio in queste settimane ricorre il ventesimo anniversario della sua scomparsa. Lui sognava per i suoi figli un futuro fatto di lavoro, indipendenza e solidità, si, era un visionario, ma con tanta volontà e coraggio ed ebbe la fortuna di riuscire a vedere questo suo sogno realizzato… ma questa è un’altra storia!