Da dove è nata la grande opera di Serafino Rudari, che ha preso vita durante la Stone Night?
L'idea alla base di questo progetto era semplice: creare un'opera d'arte per celebrare i 50 anni della nostra azienda. 50 anni è un traguardo importante!
Quindi avevamo scelto Serafino Rudari, un pittore, artista, musicista, che doveva disegnare la nostra ditta usando come tela una lastra di granito, per una forma di descrizione simbolica dell’universo Marmi Rossi, qualcosa che rappresentasse la galassia di maestranze, fornitori, clienti e collaboratori che ruotano attorno all’azienda. Un'idea bella, originale, semplice, ma...
Abbiamo incontrato l'artista Serafino Rudari per condividere con lui la nostra idea. Serafino lo conosciamo da tempo e ne abbiamo seguito l'evoluzione artistica e le varie installazioni disseminate in mezzo mondo. Quello che non avevamo previsto è che da quell'incontro si è innescato un vortice di creatività e di idee che hanno portato a creare un'opera ben più grande di quella che avevamo immaginato...
E’ stato esattamente lì, in quel momento, che Valeria e Claudio con uno sguardo d'intesa hanno focalizzato la stessa idea: tagliare la lastra dipinta dal Rudari a pezzettini! Si, l'opera sarebbe stata creata a ritmo di musica, come nello stile di Rudari, su una lastra di granito, ma poi sarebbe stata scomposta in tanti piccoli tasselli regolari per ottenere un gigantesco puzzle, a voler rappresentare l'universo Marmi Rossi!
Qualche difficoltà tecnica durante la realizzazione dell'opera...
Purtroppo per noi, il granito per le sue apprezzate caratteristiche intrinseche, crea qualche problema di gestione, ma la sfida tecnica era stata lanciata e non saremmo stati noi della Marmi Rossi a tirarci indietro!
Occorre precisare che l’artista avrebbe dipinto a suon di musica usando la lastra di granito come un tamburo, percuotendola quindi a ritmo con pennelli e quant’altro e, come si vedrà, anche questo aveva la sua importanza.
Scartata l’ipotesi di tagliare la lastra durante la serata per i troppi problemi logistici e temporali, abbiamo pensato di dividere la lastra a pezzetti, ricomporla, per poi smembrarla nuovamente. Scartata pure l’idea di attaccare dietro ad ogni singolo pezzo l’adesivo del cinquantesimo, non ci restava altro che incidere il nuovo logo Marmi Rossi su ogni singolo quadratino. Solo piccolo problema era sorto: quando abbiamo iniziato a organizzare l’evento, avevamo previsto circa 400 invitati, il che voleva dire un identico numero di pezzi da tagliare, lavorare, comporre su un qualche tipo di struttura che non esisteva. Tutto questo prima.
Finita l’esibizione di Rudari, queste centinaia di pezzi sarebbero dovuti essere gestiti singolarmente: staccati dalla struttura e inscatolati il più velocemente possibile in un contenitore personalizzato, per poi essere donati ai nostri graditi ospiti prima della fine della Stone Night 2016.
Queste le premesse, ed è qui che ci siamo messi in moto.
Fatti i nostri calcoli avevamo stabilito che ci sarebbero servite mini-mattonelle da 10 cm di lato.
Il reparto segheria ci ha ricavato da un blocco di Nero Zimbawe una lastra da 3,30 x 1,60 metri che al reparto lucidatura, seguendo anche le indicazioni dell’artista, è stato levigato da un lato e satinato dall’altro. A questo punto la ditta Peroni, che collabora con noi da anni con i suoi macchinari all’avanguardia, ha provveduto a sabbiatre il nuovo logo della Marmi Rossi per ben 420 mini-mattonelle!
Nel frattempo con la ditta Frenz, che si occupa di carpenteria metallica, abbiamo iniziato a studiare una struttura metallica che potesse sostenere e fermare efficacemente le centinaia di pezzi di questo puzzle di granito in maniera da reggere il ritmo battuto dall’artista ed essere smontabile in maniera veloce e sicura. Contemporaneamente i creativi della Mase Press ci aiutavano ad ideare un pacchetto che fosse accattivante per offrirlo agli ospiti e veloce da assemblare perchè il tempo ci era tiranno.
Tornata da noi la lastra marchiata abbiamo provveduto a tagliate le 420 definitive tessere, asciugarle ad una ad una e ad avviare il processo di ricomposizione del puzzle.
Avevamo alla fine costruito una specie di vaschetta metallica da 3 metri per un metro e mezzo con il bordo alto come la lastra su cui, con infinita pazienza abbiamo ricomposto, pezzo per pezzo, le 420 tessere: 14 file composte da 30 mattonelle ognuna, separate da una sottile lamina metallica per ripartire i pesi e trattenute da un piccolo punto di nastro biaderivo: tre giorni di lavoro di solo taglia e cuci.
Per finire la lastra così ricomposta è stata posizionata assieme all’artista perché battendola si ottenesse una sonorità gradevole.
All’aperitivo è scattata l’action painting accompagnata dal vivo da un bravissimo tastierista e un virtuoso chitarrista. Terminata l'esibizione e completata l'opera, si è subito mobilitata la Squadra Mattonelle, i cui validissimi componenti (Francesca, Andrea B, Andrea C, Marco, Matteo e Mattia) hanno approfittato del breve tempo della cena per smontare tutte le singole mattonelle e confezionarle ad una ad una.
Al termine della cena ogni ospite ha ricevuto così la mattonella, il suo personalissimo PEZZO UNICO del grande puzzle Marmi Rossi!
Quindi, carissimi invitati della Stone Night 2016, sappiate che nelle vostre mani stringete un tassello del puzzle che rappresenta Marmi Rossi ed oltre che un'opera d'arte di Serafino Rudari è pure un pezzo di storia che rappresenta anche voi! ;)