Sono trascorsi una decina di giorni da Marmo+mac e dal nostro evento fuori salone, MeetUp 2023, dal tema "Dalla tavolozza della natura: diversità, unicità, bellezza".
Come tutti gli anni ci soffermiamo un istante per capire com’è stato l’andamento del mercato 2023 e cosa aspettarsi nei prossimi mesi dal settore lapideo.
Ne parliamo direttamente con il sig. Giovanni Rossi, Direzione Marmi Rossi, che si interfaccia direttamente con la clientela italiana ed estera e che ci può quindi lasciare le sue impressioni su come sia stato vissuto il fuori salone presso la sede aziendale di Cavaion.
È terminato Marmo+mac 2023: quali considerazioni può lasciarci sul mercato lapideo degli ultimi mesi?
Non sappiamo quale sia stato l’andamento della Marmo+mac ma si evidenzia finora un calo generalizzato di vendite nell’anno 2023.
Questo calo andava messo in preventivo perché i risultati scoppiettanti dei due anni precedenti rimbalzavano il periodo stagnante del COVID quando tutto si era fermato. Probabilmente bisognerebbe accostare i risultati di questo 2023 con quelli del 2019 per avere un confronto più omogeneo e realistico.
A livello generale com’è l’interesse da parte dei clienti della Marmi Rossi?
Il giro clienti in azienda è sempre buono.
Permangono da un lato i clienti storici mentre nuovi contatti interessati a collaborare sono perlopiù di provenienza portoghese, belga e francese.
E seppur ci sia un po’ la tendenza di un andamento delle vendite lento, rimane l’ interesse per le nuove quarziti, anche se vengono vendute maggiormente quelle più “semplici” nel colore e nella texture come Taj Mahal, Breccia Imperiale, Quarzite Meridien. Per fare un esempio contrario, il Patagonia, che è un materiale molto particolare, di grande impatto scenico ed estetico (una nostra lastra di Patagonia fa bella mostra di sé nel Museo della Natura e dell’Uomo inaugurato da poco a Padova), è più difficile da commercializzare perchè va inserito in contesti di design particolari.
Stiamo, invece, notando un certo calo di interesse per i materiali storici, anche se risultano tuttora i più venduti: in primis Nero Assoluto, poi Nero Impala e Taj Mahal.
I primi due, essendo più classici, vengono utilizzati in costruzioni “tradizionali”, risentendo per questo motivo più di altri dei problemi attuali di mercato.
Un mercato purtroppo spesso incerto, immaginiamo però ci siano materiali che vengono venduti più di altri.
E se parliamo dei singoli paesi europei ed extraeuropei, ci può dire qualcosa sull’andamento delle vendite e degli acquisti?
Il mercato è al momento lento, sicuramente a causa degli alti tassi e dei costi dei materiali.
Fra i materiali che abbiamo proposto nelle passate edizioni il Donatello ha però preso piede raggiungendo un suo trend di mercato abbastanza stabile. Altrettanto non si può dire della Diorite Green, uno splendido materiale che ancora non riesce a trovare lo spazio commerciale che meriterebbe.
Per quanto riguarda l’andamento delle vendite bisogna rifarsi al singolo cliente e al paese dove opera.
Ci sono infatti paesi in cui va più un materiale rispetto ad altri. Per esempio, i clienti svizzeri ci richiedono maggiormente le quarziti, mentre quelli polacchi rimangono solitamente sui materiali standard affiancandoli più raramente alle quarziti. Dall’Inghilterra abbiamo invece richieste più consistenti di Piracema e Titanium.
Sul tema vendite, in Europa abbiamo notato che calano le richieste di materiali provenienti dalla Spagna e dal Nord Europa, mentre per quanto riguarda i paesi extraeuropei possiamo dire che dal Brasile provengono i materiali più venduti, mentre sono calate le richieste anche dei materiali provenienti dall’India. Questo è dovuto sicuramente al cambiamento dei gusti e delle mode negli ultimi sei anni perchè l’unico materiale indiano che al momento ancora rimane stabile sui mercati è lo Star Galaxy.
Fra i materiali provenienti dall’Africa fortunatamente si riesce a vendere ancora bene il Belvedere, l’Angola Silver e il Blues in the Night.
Rispetto ad anni passati in cui i materiali erano difficili da reperire, ora ci troviamo in un momento in cui sono presenti ma manca la richiesta da parte degli acquirenti.
Siamo quasi alla fine del 2023, sig. Giovanni, vista la sua esperienza nelle vendite, può farci una previsione del mercato lapideo nei prossimi mesi?
Le previsioni sul futuro sono incerte, come purtroppo accade da qualche anno.
Premesso che gli anni 2021/2022 sono stati anni che difficilmente riusciremo a replicare in termini di volumi di vendite, posso affermare che al momento il mercato regge bene e che sarà più probabile veder emergere alcune problematiche nel 2024 quando l’instabilità economica degli ultimi tempi e la difficoltà nel reperire liquidità potrebbero mettere in crisi alcune ditte.
Chiudiamo l’intervista parlando dell’evento fuori salone di Marmi Rossi, il MeetUp2023.
Quest’anno il tema è stato “Dalla tavolozza della natura: diversità, unicità, bellezza”.
Cosa significa per la vostra azienda “diversità, unicità, bellezza”?
Nei nostri magazzini sono presenti diverse tipologie di blocchi di marmi e graniti, che dalla natura prendono le più disparate colorazioni.
Ci è sembrato naturale valorizzare queste differenze che non creano contrasto bensì bellezza.
Quando poi questi blocchi vengono tagliati in lastre, a loro volta lavorate nelle più diverse maniere, ogni singola lastra può presentare differenti venature e sfumature che ne esaltano bellezza e unicità.
I nostri magazzini possono apparire quindi come la tavolozza di un pittore (ecco perché si parla anche di palette in questo MeetUp 2023), in cui sono presenti i più diversi colori.
La stessa cosa accade in natura dove possiamo trovare materiali che si differenziano per composizione e colorazioni.
È poi la mano, la fantasia dell’uomo e la sua abilità ad accostare il tutto per andare a creare l’opera d’arte.
Ed è semplicemente il nostro lavoro.
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