Parliamo delle pegmatiti, rocce particolari e molto appariscenti, da molti definite quarziti ma per composizione morfologica sono invece molto più vicine al granito.
Lavoriamo il marmo e il granito da quasi 60 anni e quindi ci riteniamo fortunati a poter godere di una posizione privilegiata nel godere di tanta bellezza…
Ora, immaginate di fotografare una lastra di granito e di ingrandire questa foto di 100 volte, cosa vedreste? Una pegmatite! Ossia una roccia ignea intrusiva a grana grossa, composta da grandi cristalli perfettamente “incastrati”, come fossero gioielli di una collana.
Quando la storia delle pegmatiti ebbe inizio, la Terra era popolata da grandi vulcani al cui interno le diverse rocce fuse creavano veri e propri fiumi incandescenti, che si mescolavano gli uni agli altri in uno scorrere lento ed incessante, fino a quando pian piano si raffreddavano.
Le pegmatiti rappresentano la parte finale della storia di un magma granitico, la cui formazione avveniva fra i 6 e i 20 km di profondità all’interno della crosta terrestre, ad una temperatura “bassa”, ma solo in termini geologici dal momento che parliamo di 400-600 gradi!
In condizioni geologiche normali avrebbe dovuto nascere un granito e invece si formava un magma, con una particolare presenza di fluido (forse acqua) che, andando ad insinuarsi negli interstizi fra altre rocce, si concentrava in “sacche”, permettendo ai minerali di muoversi al loro interno. Le temperature modeste favorirono una cristallizzazione lenta, permettendo la nascita di cristallizzazioni di dimensioni importanti.
Due curiosità sulle Pegmatiti
- Le pegmatiti sono anche fonte di minerali rari come il Litio e il Tantalio.
- Questi cristalli potevano (e possono tutt’oggi) essere anche preziosi: smeraldi, topazi, acquemarine, zirconi e tanti, tanti altri!
Ma non è così facile trovarli, altrimenti noi, che di pegmatiti ne tagliamo tutti i giorni, avremmo già aperto un’oreficeria, ed invece continuiamo a trasformare splendide pegmatiti in lastre, che poi diventeranno parte del vostro arredamento, sotto forma di pavimenti, rivestimenti, top per cucine e bagni o altri prodotti decorativi!
Come dicevamo all’inizio dell’articolo, le pegmatiti sono rocce assimilabili al granito, dal quale ne ereditano le qualità: resistenza, compattezza, brillantezza...
Nonostante ciò, per la loro particolare composizione, le migliori pegmatiti vengono utilizzate in edilizia prevalentemente per produzioni di arredamento d’interni. In magazzino ne abbiamo alcune spettacolari varietà, continua a leggere per scoprirle!
Ancora una volta la Natura ci regala una pietra naturale così affascinante e spettacolare, esteticamente unica e irriproducibile. Le meravigliose tessiture grafiche, i colori e le venature sono caratteristiche che Madre Natura ha creato nel corso di milioni di anni, in condizioni certamente non ripetibili. Questa è la magnificenza della pietra naturale: noi possiamo solamente limitarci a scegliere i blocchi migliori, lavorarli per risaltarne la bellezza e permettere a tutti voi di portare nelle vostre case un pezzo unico, nato milioni di anni fa nel ventre della Terra, con una sua genesi ed una sua storia personale ed affascinante!
Macchie di colore accostate con grande maestria a venature affascinanti, creano effetti sorprendenti e sempre unici, degni del dipinto di un grande artista: Madre Natura!
Le Pegmatiti nel nostro magazzino
Copenhagen
Copenaghen e Patagonia sono nomi di luoghi agli angoli opposti del pianeta ma etichettano due pegmatiti brasiliane, le cui lastre sono caratterizzate da enormi macchie chiare che assumono diverse tonalità di grigi e di beige, accostate a cristalli colorati. Guardate le foto e ci darete ragione.
Patagonia
Copacabana
Da un’altra tipologia di rocce magmatiche, dove filoni di pegmatite si sono mescolati a rocce metamorfiche, deformandosi prima del raffreddamento definitivo, nasce il Copacabana, una pegmatite a fondo nero dai contorni e colori ben definiti, nella quale si insinuano venature ondose chiare o rosacee.
Dove i contorni risultano invece meno definiti, nascono l’Alaska White, a fondo grigio chiaro e il Blue Dunes, caratterizzato da un fondo più colorato.
Alaska White
Blue Dunes
Ogni volta che scriviamo un articolo partiamo con la buona intenzione di creare un approfondimento breve, ma poi la pietra naturale comincia a raccontare la sua storia, ogni volta diversa, ogni volta originale, e noi non ce la sentiamo proprio di limitarla a brevi riassunti!
Spero non ce ne vogliate e, magari, che possiate anche voi rimanere affascinati almeno tanto quanto noi dalla meravigliosa magnificenza della Natura.
Alla prossima!