Durante il MeetUp 2019 (il nostro Fuori Salone Marmomac 2019) abbiamo esposto degli ingrandimenti molto particolari. Quelle foto, che all'apparenza potevano sembrare foto di alveari o costruzioni geometriche fatte dall'uomo, hanno destato la curiosità di molti. Ebbene, è arrivato il momento di svelare che si tratta della sezione dei rami di quelli che una volta erano splendidi coralli, incastonati nella Pierre Blue!
Origine e caratteristiche fisiche della Pierre Blue
La Pierre Blue, o Pierre Bleu (detta anche Pietra Blu del Belgio o Blue Stone) deve il suo nome al colore molto particolare, solitamente un grigio che tende ai toni del blu, ma con gradazioni diverse che lo portano dalle tonalità del nero a quelle chiarissime del bianco, in dipendenza delle lavorazioni a cui viene sottoposto. Differenze importanti, come in tutti i materiali naturali, al punto che si possono creare contrasti interessanti ed affascinanti anche sulla stessa lastra.
La zona di estrazione è prevalentemente il Belgio, dalle parte di Liegi... ed ecco spiegata l'origine francese del suo nome!
Non è un marmo, anche se del marmo possiede le caratteristiche tecniche, ma non ha subito il processo di metamorfosi tipico del marmo. Si tratta invece di una roccia sedimentaria, originariamente un fango calcareo, di colore grigio azzurro che ingloba fossili di conchiglie e altri organismi marini, come i crinoidi (i cosiddetti gigli di mare).
È una roccia dura, solida e pesante, compatta come il marmo; l'usura della sua superficie la rende patinata e molto particolare nell'invecchiamento, diverso a seconda degli usi. Il colore varia notevolmente anche in dipendenza dell'umidità in superficie, che pur non essendo porosa, assume una colorazione più scura se bagnata. Ha la caratteristica di asciugarsi rapidamente e questo lo rende un materiale a prova di umidità ma anche a prova di gelo. Resiste molto bene ad agenti atmosferici, sporco e inquinamento.
Settori di utilizzo della Pierre Blue
Uno dei primi usi storici della Pierre Bleu (Pietra Blu) fu il fonte battesimale romanico scolpito realizzato a Tournai ed esportato in Francia e in Inghilterra (molte chiese in questi paesi hanno antichi caratteri battesimali medievali blu). Poi furono i marciapiedi delle chiese (la Pierre Blue viene utilizzata come marmo nero quando lucidata) e le pietre tombali.
La Pierre Bleu e i suoi derivati hanno contribuito molto alla ricchezza di Tournai ed era estratta a livello industriale già nel XVII secolo. La Pierre Bleu è una pietra da costruzione ma anche una pietra ornamentale, tant'è che oggi rappresenta certamente la pietra più usata nei tradizionali edifici del patrimonio architettonico della regione Vallone, in Belgio.
Dal Medioevo e fino ad un recente passato, la Pietra Blu veniva utilizzata principalmente per le fondamenta, la struttura e le pareti dell'edificio (spesso associata a mattoni rossi o tufo giallo), sfruttando proprio le sue caratteristiche di forza e resistenza all’usura. In tempi recenti ha trovato largo uso anche nelle pavimentazioni, sia esterne che interne, trovando ottimo impiego per decorazioni, pavimenti, rivestimenti murali, piani di lavoro, top di cucina e bagno e per creare lavabi e piatti doccia. Un utilizzo praticamente in ogni stanza della casa!
Vedi la Pierre Blue nel catalogo materiali.