Il granito: un appuntamento con la storia

lavorazione-granitoIl granito è un materiale che deve il suo nome alla sua particolare struttura in grani di medie o grosse dimensioni. In latino granum significa, appunto, a grani. 

 

Origine e Formazione del Granito

Il granito è una pietra naturale il cui nome descrive la sua particolare struttura in grani di medie o grosse dimensioni. In latino granum significa, appunto, a grani. L'origine del granito ha appassionato per decenni gli studiosi, dando origine a diverse ipotesi. La definizione più accreditata è quella di roccia ignea intrusiva, cioè di roccia di origine vulcanica (ignea) che si è raffreddata lentamente all'interno della crosta terrestre (intrusiva). Si pensi alla lava liquida che, non riuscendo a fuoriuscire dalle profondità della terra, vi si muove lentamente all'interno raffreddandosi e subendo tutta una serie di trasformazioni chimiche e fisiche. È difficile immaginare la terra milioni di anni fa: immani terremoti che spostavano le montagne, eruzioni vulcaniche che portavano all'esterno il magma presente all'interno della terra. Molta di questa lava si raffreddava nel suo movimento, ancor prima di arrivare alla superficie, a profondità variabili dai 2 ai 50 km.

Nel lunghissimo processo (chiamato metamorfico) di solidificazione e di trasformazione, le impurità minerali - presenti in granuli o in strati sedimentari all'interno delle colate laviche - si sono spostate e ricristallizzate per effetto della pressione e del calore. Questi processi hanno creato un materiale duro, compatto e resistente, ma con venature molto belle in grado di accontentare i più raffinati gusti estetici. Impurità come argilla, limo, sabbia, ossidi di ferro e noduli di selce hanno dato origine alle diverse colorazioni del granito (granito rosso, granito nero, granito blu, etc.)

Struttura e chimica del Granito

Il granito è caratterizzato dalla presenza nella sua struttura di quarzo ed è quindi classificato fra le rocce sovrassature, cioè quelle contenenti quarzo tra il 20 e il 60%. Gli altri minerali fondamentali presenti sono i feldspati (ortoclasio, sanidino e microclino), il plagioclasio (con composizioni più albitiche) e le  miche. Il peso specifico medio del granito è di 2,75 g/cm3 con un range che va da 1,74 g/cm3 a 2,80 g/cm3. Per comodità  di calcolo pensate che un metro cubo di granito pesa all'incirca 3 tonnellate.

Da Wikipedia ecco la composizione chimica media del granito in ordine decrescente:

  • SiO2 ”” 72,04%
  • Al2O3 ”” 14,42%
  • K2O ”” 4,12%
  • Na2O ”” 3,69%
  • CaO ”” 1,82%
  • FeO ”” 1,68%
  • Fe2O3 ”” 1,22%
  • MgO ”” 0,71%
  • TiO2 ”” 0,30%
  • P2O5 ”” 0,12%
  • MnO ”” 0,05%

Per ottenere questa composizione si sono analizzati 2485 campioni provenienti da tutto il mondo. La percentuale di SiO2 si riferisce a tutti gli ossidi di silicio presenti (quindi anche quelli presenti nei silicati) e non soltanto al quarzo.

Bisogna tener presente che nella categoria commerciale dei graniti vengono inseriti anche tipi di rocce che un geologo non inserirebbe nel novero. Si tratta di gabbri, dioriti, sieniti e poi, ancora, Beole e serizzi, quarziti, pietre verdi, labradoriti e quant'altro possa essere considerato una pietra da costruzione particolarmente dura (si vedano per esempio i marinace, che sono conglomerati ma estremamente compatti e duri).

Un materiale senza età 

Nonostante le difficoltà  di lavorazione dovute alla sua durezza, l'utilizzo del granito risale all'antichità: le sue doti tecniche e la sua luminosità lo hanno reso un materiale molto apprezzato dalle più grandi civiltà  della storia. La particolare resistenza agli acidi ed agli agenti atmosferici lo rendono un materiale molto adatto alla costruzione di monumenti: gli Egiziani, ad esempio, usavano il granito per la costruzione di tempi ed obelischi o per il rivestimenti di grandi superfici (vedi ad esempio le piramidi di Chefren e Micerino).