Un cuore di granito: le piramidi

piramidi-granitoUn cuore di granito: le piramidi 

Durezza e resistenza sono proprietà che han fatto del granito un materiale molto utilizzato nell'antichità, soprattutto in edilizia.

 

L'utilizzo del granito nell'Antico Egitto

Nonostante le difficoltà di lavorazione, gli Egiziani impararono molto presto ad estrarre il granito per costruire tempi ed obelischi, spingendosi anche a grandi distanze. Il trasporto del granito avveniva lungo il corso del Nilo. Le più importanti cave di granito si trovavano principalmente ad Assuan e nella parte meridionale del Paese.

La fama del granito egizio nasce dalla bellezza dei suoi colori: rosa, rosso scuro (granito di Assuan), grigio e nero.

Nell'Antico Egitto il granito veniva lavorato per la realizzazione di vasi rituali, statue ed altri monumenti. Dalle cave locali veniva estratto il granito per l'edilizia religiosa e profana: la sienite. L'impiego della sienite per le coperture delle tombe iniziò però solamente a partire dalla II dinastia (2600 a.C.).

Le stesse Piramidi di Chefren e Micerino, e la Camera del Re della Piramide di Cheope, furono rivestite esternamente con lastre di granito. Non solo: lo Zed - la parte interna della Grande Piramide di Giza - fu costruita interamente con monoliti in granito pesanti quasi un centinaio di tonnellate l'uno.
Nel complesso di Dahshur si trovano anche la Piramide Rossa, chiamata così perchè rivestita di granito rosso, e la Piramide Nera, costruita in basalto nero.

I luoghi le modalità di estrazione del granito

Ma come avveniva l'estrazione del granito nell'Antico Egitto?
I blocchi di granito venivano estratti infilando dei cunei di legno in alcuni fori allineati ed imbevendoli successivamente di acqua in modo tale da farli aumentare di volume per provocare la rottura della roccia lungo la linea dei fori.

Assuan è considerato uno dei luoghi più famosi per il granito. A sud-est della città si trovano ancora alcune cave di granito rosa, utilizzate specialmente nell'Antico Egitto. In una cava a settentrione si può ancora trovare il resto di un obelisco incompiuto lungo 42 metri: se si fosse riusciti a completare la sua estrazione, questo obelisco sarebbe oggi molto probabilmente il più grande obelisco conosciuto al mondo.

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Il granito rosso ed il granito nero di Assuan venivano utilizzati in particolar modo per la realizzazione di statue funerarie o statue rappresentanti le divinità.

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Obelischi in granito: dove ammirarli

Una parte importante dell'architettura egizia era costituita dagli obelischi in granito: gli egiziani erano profondamente convinti che il dio Ra vivesse all'interno della loro struttura.

Roma è ad oggi la città europea che conserva il maggior numero di obelischi (18). Nove di questi vennero trasportati dall'Egitto durante il periodo imperiale, in seguito alle campagne di conquista nella terra dei Faraoni:

  • Obelisco Vaticano (Piazza San Pietro)
  • Obelisco Lateranense (Piazza San Giovanni in Laterano)
  • Obelisco Flaminio (Piazza del Popolo)
  • Obelisco di Montecitorio (Piazza di Montecitorio)
  • Obelisco Agonale (Piazza Navona)
  • Obelisco di Dogali (Via delle Terme di Diocleziano)
  • Obelisco del Pantheon (Piazza della Rotonda)
  • Obelisco della Minerva (Piazza della Minerva)
  • Obelisco Mattei (Villa Celimontana, via della Navicella)