Virginia Black, il granito che narra la storia americana

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Gironzolando per i boschi e le valli della Virginia, Pocahontas e John Rolfe si saranno certamente trovati di fronte ai contrafforti di roccia scura nelle Blue Ridge Mountains
Quel che non sapevano è che alcune di quelle stesse pareti, qualche centinaio d’anni più tardi, sarebbero diventate cave di Virginia Black, chiamato anche Virginia Mist oppure American Black.
Anche se l’associazione fra il nome Virginia e il continente Americano riporta il nostro immaginario al Sud del cotone, alle colonie inglesi dell'America Settentrionale, alla guerra civile e poi a Tex e “Via col vento”, noi ovviamente stiamo parlando di granito.

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Struttura e caratteristiche fisiche del granito Virginia Black

Il Virginia Black è un granito omogeneo a grana medio fine. Il colore d’insieme è un grigio molto scuro tendente al nero ma molto morbido, interrotto e sottolineato da una puntinatura chiara o bianca, con elementi anche bruno verdastri e opachi di dimensioni millimetriche.
Tale puntinatura si presenta in fasce o zone nebulose che donano alle lastre di granito Virginia Black un carattere evocativo, quasi fosse un cielo stellato in una notte senza luna.  

Differenza tra Gabbri e Graniti

La struttura del Virginia Black è il risultato di un processo geologico complesso che coinvolge la solidificazione lenta del magma.
Da un punto di vista petrografico il Virginia Black non sarebbe neppure un granito, ma un gabbro come il Nero Zimbawe e il Nero Afica.
I gabbri si caratterizzano per una minore presenza di silice, compresa tra il 45% e il 52%, il che li definisce come rocce basiche. I graniti, per contro, presentano nella propria struttura una percentuale di silice del 63% e oltre, e sono pertanto delle rocce acide. 
Ciò rende i gabbri come il Virginia Black generalmente più duri e resistenti.

Ground Zero Memorial: il Virginia Black in architettura

Il Virginia Black è un granito molto ricercato negli Stati Uniti, dove viene spesso utilizzato anche per la costruzione di importanti opere pubbliche.
La più conosciuta fra queste opere è sicuramente il Memorial di Ground Zero, il monumento inaugurato l’11 settembre 2011 in ricordo della strage che 10 anni prima aveva visto la distruzione delle Torri Gemelle. 

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Il monumento consiste in due grandi fontane quadrate di granito, scavate fino a una profondità di quattro metri in corrispondenza del sito su cui sorgevano le Twin Towers.
L’acqua scorre lungo le quattro pareti inclinate verso una grande vasca interna, al centro della quale è presente un’apertura anch’essa quadrata. Lungo il perimetro delle fontane, su placche di bronzo, sono incisi i 2752 nomi delle vittime dell’attacco al World Trade Center.
Tutto intorno troviamo la Memorial Plaza, uno spazio lastricato di granito piantumato con centinaia di querce bianche.

La scelta di utilizzare il Virginia Black per il Memorial di Ground Zero sembrerebbe dettata dal connubio di profondità e grazia che questo granito nero riesce ad infondere con la sua presenza.

Settori di utilizzo del granito Virginia Black

Caratterizzato da una tonalità scura e profonda, il Virginia Black presenta una gamma cromatica che va dal nero intenso a sfumature di grigio e talvolta verdi o bluastre.

Le caratteristiche fisiche del granito Virginia Black includono una notevole resistenza alla compressione e una durabilità eccezionale. Questa pietra è nota, infatti, per mantenere la sua integrità strutturale anche in condizioni ambientali estreme, rendendola ideale per pavimenti, rivestimenti e applicazioni esterne. La sua resistenza agli agenti atmosferici e alle temperature estreme ne fa una scelta apprezzata in progetti architettonici e paesaggistici.

Il Virginia Black conferma la tendenza dei gabbri ad essere particolarmente duri e resistenti, ed è pertanto particolarmente adatto agli usi in esterno.
Come abbiamo visto nel caso del Memorial di Ground Zero, questo granito nero presenta una buona resistenza alla gelività ed uno scarso assorbimento di acqua (0,2%).

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La sua bellezza lo rende al contempo adatto anche per progetti interni, sia per edifici commerciali che domestici.
Avendo una forte resistenza all’usura ed essendo scuro, il Virginia Black può essere usato per pavimentazioni di grandi superfici così come per rivestimenti più piccoli (anche se, in quest’ultimo caso, è preferibile utilizzarlo in combinazione ad altri materiali più chiari). La sua eleganza può essere apprezzata anche sui piani cucina e sui top bagno, così come nella realizzazione di caminetti, tavoli e vanity top.

La lucentezza naturale del Virginia Black aggiunge un elemento di eleganza e lusso agli spazi in cui è impiegato. La superficie levigata o lucidata evidenzia le venature e i dettagli della pietra, creando una piacevole sensazione tattile e visiva.  La struttura cristallina del granito contribuisce anche alla rifrazione della luce, conferendo alla pietra una brillantezza naturale che si traduce in un impatto estetico notevole.

A livello di lavorazioni, quella che a nostro avviso mette meglio in risalto le qualità di questo granito così versatile, esaltandone le caratteristiche cromatiche ed estetiche, è il lucido. Ciò vale essenzialmente per gli usi interni, tuttavia risulta molto bello anche il Virginia Back satinato, oppure declinato nelle numerose varianti del fiammato e dello spazzolato. In quest’ultimo caso, è preferibile per usi esterni.

Un granito versatile, che porta un pezzo di storia americana nelle nostre case.

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